I bambini con disturbo della coordinazione motoria possono apparire goffi e impacciati nei movimenti e a volte presentano difficoltà nelle abilità grosso-motorie (tutto il corpo), nelle abilità fino-motorie (uso delle mani e delle dita) o entrambe.
Per un bambino con disturbo della coordinazione motoria alcune abilità come andare in bicicletta, giocare a palla, saltare, correre, ritagliare, disegnare, scrivere, allacciare le scarpe, abbottonare o sbottonare i vestiti, lavarsi i denti ecc. possono svilupparsi significativamente in ritardo rispetto ai coetanei.
Quando inizia poi la scuola primaria possono manifestarsi difficoltà scolastiche legate alle difficoltà grafiche e di organizzazione dello spazio sulla pagina, con una conseguente lentezza esecutiva e uno sforzo superiore rispetto ai compagni.
Possono inoltre avere difficoltà di carattere generale ad organizzare e pianificare il proprio lavoro, come ad esempio tenere il banco ordinato, preparare la cartella con i libri necessari, scrivere correttamente i compiti sul diario.
Numerosi di questi bambini, a causa dello sforzo necessario e dei ripetuti insuccessi nelle attività motorie, finiscono inoltre per evitare alcune attività fisiche e sviluppano una bassa tolleranza alla frustrazione, all’ insuccesso e scarsa autostima.
Il Disturbo della Coordinazione Motoria, se identificato, diagnosticato e trattato precocemente, ha buone possibilità di miglioramento.
Lo specialista che si occupa del trattamento del disturbo della coordinazione motoria è il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’ Età Evolutiva (T.N.P.E.E.), che interviene attraverso il gioco sulle competenze motorie del bambino.
La terapia prevede la definizione di piccoli obiettivi per migliorare l’ideazione, la programmazione e l’esecuzione del gesto, proponendo al bambino giochi tattili, sensoriali, che gli consentano di sperimentare il piacere del movimento e allo stesso tempo di migliorare la percezione, l’integrazione sensoriale e la precisione nella selezione muscolare.
Si lavora inoltre in modo specifico sulla consapevolezza corporea, sulla pianificazione dei movimenti, sull’ equilibrio, sulla coordinazione motoria fine e sull’ integrazione bimanuale.
Con la crescita il lavoro diventa più ideativo e di pianificazione e il bambino viene supportato anche negli apprendimenti scolastici.